« Se fossi un livornese, di quelli veri che dicono "deh" e parlano a mano aperta, muovendo le dita, come per far vedere che nelle loro parole non c'è imbroglio, vorrei star di casa in qualche Scalo della Venezia. Non già nei quartieri, nelle piazze, nelle strade disegnate con la matita dolce, con l'aiuto di squadra e di compasso, dagli ordinati e generosi architetti dei Granduchi, ma in questo quartiere che i livornesi chiamano La Venezia, qui nel cuore della città vecchia, a due passi dalle Carceri, dal Monte Pio, dai Bottini dell'Olio. Che bella vita sarebbe, che vita semplice e felice. »

(Curzio Malaparte, Maledetti Toscani)

martedì 21 giugno 2011

Maratona Internacional de São Paulo

Settembre si avvicina!!

Quando si arriva in perfette condizioni ad una gara è tutta un'altra storia, anche quando si è alla prima apparizione in una maratona che non è di certo palco di record mondiali, infatti la Maratona Internacional de São Paulo è temutissima e non proprio amata dai brasiliani per la presenza moltissime e sopratutto lunghe salite dentro i terrificanti tunnel.
In questi ultimi due mesi tutti sembravano scorraggiarmi: la maratona di São Paulo? Nemmeno morto la faccio. Oppure: Io l'ho fatta una volta e non la rifarò mai più. E ancora: ma sei sicuro di farla? Perchè se non sei preparato per questa Maratona neanche la finisci.
Ed io solo correndo. Ci sono le salite? E io faccio le salite. Ci sono i tunnel? E io mi alleno il pomeriggio con trenta gradi. Negli ultimi tempi faccio un cambiamento ancora più netto nell' alimentazione per evitare dolori addominali spesso presenti dopo i 18 chilometri che definitivamente scompaiono.
Domenica mattina sembra tutto perfetto o quasi, solo il sole brucia un poco sulla linea di partenza, abbondantemente sopra i venti gradi.
L'obbiettivo è non fermarsi e non camminare e, se la matamatica non è un'opinione il calcolo si vedrà alla fine.
E via, la partenza, tra le altre cose stupenda sul ponte Morumbì, è gia una salita molto impegnativa di circa un chilometro. ma le gambe girano che una meraviglia e devo trattenermi, nella mia testa c'è un ritmo da tenere per la prima metà, 4' e 35'' per km.
Le molte ma non lunghissime salite mi aiutano e non esagerare, infatti al ventunesimo passo in un'ora 36 e 42, quasi con la calcolatrice, e ancora con il sorriso sulla bocca. Si entra nella città universitaria per circa 12 chilometri stupenda e sopratutto all'ombra, niente crisi, al 35' la proiezione è ancora per 3 h 16/17!. Quando sembra praticamenta fatta eccole, dal 36' al 40' chilometro due tunnel con due salite terribili di quasi un chilometro, ma è qui la grande soddisfazione: Praticamente tutti stanno camminando!! E io continuo a 5' 10''  di ritmo in salita. Quasi non ci credo! Devo lasciare due amici che mi avevano ripreso, esco dal tunnel e un cartello dice chilometro 40, tento in tutti di aumentare il ritmo ma niente, 3 ore e venti spaccate. Sono felicissimo, senza mai camminare o fermarmi e senza dolori addominali. 238' assoluto su 3000 partenti maschili e 14' di categoria.
Ma come sempre la più grande emozione è sempre dopo l'arrivo.

1 commento:

  1. Fantastica gara e cronaca Rosso, ci vorrebbero delle foto!!! Baci mamy

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