« Se fossi un livornese, di quelli veri che dicono "deh" e parlano a mano aperta, muovendo le dita, come per far vedere che nelle loro parole non c'è imbroglio, vorrei star di casa in qualche Scalo della Venezia. Non già nei quartieri, nelle piazze, nelle strade disegnate con la matita dolce, con l'aiuto di squadra e di compasso, dagli ordinati e generosi architetti dei Granduchi, ma in questo quartiere che i livornesi chiamano La Venezia, qui nel cuore della città vecchia, a due passi dalle Carceri, dal Monte Pio, dai Bottini dell'Olio. Che bella vita sarebbe, che vita semplice e felice. »

(Curzio Malaparte, Maledetti Toscani)

giovedì 24 febbraio 2011

L'hai voluti i tropici?

Triathlon Internacional de Santos

Già quando esco dall’hotel alle 5 e mezzo per montare la bici la colonnina di mercurio parla a voce alta, 25 gradi, grondo di sudore solo per gonfiare le gomme, alle otto, venti minuti prima della partenza della mia batteria saranno già 28, nell’acqua ci si pùo già “lessare il polpo”, escludo la muta anche se tutti ce l’hanno, 8 e 24: si parte!
Dalle prime bracciate le sensazioni sono ottime e nuoto senza difficoltà, all’uscita dall’acqua mi sboccia un sorriso, nonostante solo 5 allenamenti, 25’ e 41” i 1500 metri e senza forzare più di tanto, anche nei primi 10 km in bici sono fiducioso, li faccio quasi a 40 di media, poi decido di mollare per non rovinare tutto, sono ancora pochi i km nelle gambe per forzare sotto questo calore, mi passa uno stormo di “ironman” con bici da crono, (qui permesse anche su distanza olimpica), lo split non è neanche male, 1h e 05’, buono per una gara con scia proibita, parto a corsa e quasi mi si attaccano le scarpe all’asfalto, sono in difficoltà nei primi due chilometri con dolori addominali molto forti, sull’ Avenida Presidente Wilson l’imperativo è idratarsi, il termometro sale oltre i trenta, conservo qualche energia per uno sprint finale sugli ultimi due km con un percorso addirittura di undici, chiudo in 2h e 26’ e tutto sommato molto soddisfatto, all’arrivo c’è anche la bella sorpresa di passare sotto il tabellone con Renan, una grande emozione. Ancora un grazie a tutti coloro che questo sabato all’Elba hanno ricordato il nostro grande amico Massimo il quale ancora una volta a corso con noi nei nostri cuori…

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